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La più piccola unità che consente di trasformare direttamente la luce del sole in energia elettrica è la cella fotovoltaica, costituita da un materiale semiconduttore opportunamente trattato e di spessore molto sottile (mediamente 300 millesimi di millimetro).
Il materiale utilizzato è il silicio e in base al processo produttivo si ottengono diverse tipologie di celle.

Le principali sono:

- Silicio policristallino
- Silicio monocristallino
- Amorfo, microamorfo film sottile
- A concentrazione

Il modulo fotovoltaico è costituito da più celle solari collegate tra dì loro, le quali sono inglobate e protette dalle intemperie da un sandwich, composto di una copertura frontale di vetro o laminato plastico e uno strato protettivo posteriore.

I moduli sono dotati di “diodi di bypass” per la protezione contro correnti inverse, che circolerebbero nelle celle in caso di guasto di una di esse o di ombreggiamento.

Quali moduli scegliere?


I moduli monocristallini e policristallini hanno caratteristiche pressoché equivalenti.
I monocristallini hanno un’efficienza di poco superiore e quindi richiedono una superficie inferiore, ma un costo superiore.
I moduli policristallini, a parità di efficienza rispetto ai moduli monocristallini, occupano una superficie di poco superiore e un costo, in media, inferiore.
I moduli a film sottile richiedono, a parità di efficienza, una superficie superiore, ma hanno un costo inferiore. Questi ultimi, rispetto ai moduli cristallini, hanno il vantaggio di presentare basse perdite a causa di ombreggiamenti e temperature elevate.
Nei moduli a concentrazione la radiazione solare non cade direttamente sulle celle ma è concentrata da particolari sistemi ottici, in grado di moltiplicarne per 100 o più volte l’intensità.
Il sistema ottico più utilizzato è senza dubbio la lente di Fresnel, simile a quella comunemente utilizzata nei fari delle automobili.
Il conto energia 2011 incentiva con tariffe interessanti tale tipo di tecnologia.

Quali sono i parametri più importanti?


L’efficienza di un modulo, contrariamente a quanto si possa credere, è il parametro meno importante per la sua valutazione. Il costo di un modulo, infatti, è valutato in euro al chilowatt (KW), riferendosi, di fatto, alla valutazione della potenza e non dell’efficienza. Questo significa che, dati due impianti della stessa potenza, quello costituito con moduli di efficienza inferiore, richiederà una superficie maggiore, ma la produttività sarà identica.

Un parametro importante è, invece, la potenza. Sono preferibili moduli che presentano una tolleranza della potenza bassa e positiva (ad esempio zero +3%). Un modulo da 230 watt, per esempio, con tolleranza – 5% + 5% è un pessimo prodotto poiché l’impianto avrebbe tolleranze da -218,5 watt e 241,5 watt, ma l’intero impianto funzionerebbe con il valore di potenza inferiore.

La tolleranza della corrente e della tensione di un modulo all’aumentare della temperatura è un altro parametro da tenere in considerazione. Minore è la variazione della corrente e della tensione all’aumentare della temperatura, migliore è la prestazione del modulo. Valori +5 +7 millesimi di Ampere per ogni grado Centigrado (es. +5,5 mA/°C) e - 0,1 – 0,2 Volt per grado Centigrado (es. -108 mV/°C) sono i valori tipici di un buon modulo.

La garanzia del modulo, oltre a quella rilasciata dalla ditta installatrice, è l'ultimo requisito importante.
Un modulo si deteriora negli anni durante il suo funzionamento. Il valore della potenza nominale, di conseguenza, si riduce.
La casa produttrice di un buon modulo offre garanzie fino a 25 anni sul valore minimo della potenza.
Una garanzia di 10 anni per una potenza minima pari al 90% di quella nominale e dell’80% per 25 anni caratterizza un buon modulo.
Questo significa, ad esempio, che un modulo con potenza di 200 W avrà una potenza garantita di almeno 180 W fino al 10° anno e almeno 160 W fino al 25° anno.

Conviene installare un impianto fotovoltaico?


Com'è noto un impianto fotovoltaico è incentivato per 20 anni con una tariffa calcolata in base al periodo di installazione, secondo i criteri imposti dal conto energia riconosciuto dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici del Ministero dell'Economia e delle Finanze).
Alla tariffa incentivante, si aggiunge, inoltre, il ricavo dovuto alla produzione di energia in eccesso, e, naturalmente, il risparmio sul costo della bolletta ENEL.
L’investimento in un impianto fotovoltaico restituisce un reddito netto compreso fra il 7% e l’11 %, sicuramente superiore a quello reso da qualunque somma vincolata in obbligazioni o altri titoli.
Gli impianti domestici, inoltre, possono essere finanziati al 100% da istituti specializzati.
Un impianto fotovoltaico si finanzia da solo perché il guadagno supera la rata del finanziamento.
Già dal primo anno si usufruisce di un’entrata superiore alla rata. Finite le rate, in genere in 10 anni, il guadagno continua.

Quale prezzo per un impianto fotovoltaico?


Un impianto fotovoltaico è un investimento che porta benefici economici per 20 e più anni.
Sotto quest’aspetto è bene dare rilievo alla qualità con il quale un impianto fotovoltaico è progettato e realizzato.
Si assiste spesso, infatti, a una corsa all’offerta più vantaggiosa, trascurando completamente la professionalità e la qualità di quest’ultima.
Prima di valutare il prezzo, dunque, è bene considerare alcuni aspetti:
- La progettazione. L’impianto, infatti, deve essere efficace per più di 20 anni.
Un impianto fotovoltaico è regolato dalle norme riguardanti gli impianti elettrici e, per la sua realizzazione, prevede figure professionali iscritti all’albo.
Un buon progetto, inoltre, deve prevedere soluzioni orientate all’ottimizzazione della produzione energetica e un’efficienza dell’impianto per una durata di oltre 25 anni.

- La garanzia della riduzione della potenza dei moduli fino al massimo del 97% nel primo anno, 90% per i successivi 10 anni, 80% fino a trenta anni.

- Il finanziamento fino al 100% dell’impianto.

- La polizza full risk, intesa come assicurazione per danni, furto, mancata produzione di energia anche per eventi atmosferici, per tutta la durata del finanziamento.

- La garanzia di 2 anni per difetti dell’impianto.

- La possibilità d’incremento del 10% della tariffa incentivante, grazie all’impiego di prodotti costruiti in Europa.

- L’ottimizzazione del ricavo economico del vostro investimento (dal 7% al 10%).


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